venerdì 20 maggio 2011

I SOGNI E LE SPERANZE DEI GIOVANI DI OGGI

Al giorno d’oggi la domanda che i giovani si pongono e quella a cui vorrebbero poter dare una risposta per affrontare qualsiasi tipo di difficoltà, del tipo “cosa accadrà domani?”, “Cosa sarà del nostro futuro?”. Oggi il futuro visto dalla prospettiva dei giovani appare quanto mai incerto, non solo per i problemi più generali che minacciano la sicurezza del mondo ma anche sul piano individuale per le difficoltà incontrate nella realizzazione professionale. Molti preferiscono abbandonare l’Italia per andare all’estero in cerca di fortuna. Eppure la Costituzione italiana afferma che l’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro. Precario, incerto, temporaneo sono gli aggettivi che riguardano il lavoro nella sua condizione attuale, alla quale devono adattarsi i giovani e gli adulti. La definizione di precarietà afferma che il lavoro deve essere considerato come un rapporto che varia nel tempo, più vicino alla dinamica dell’attuale società. In tale ottica verrebbe meno soltanto la continuità d’impiego nella medesima situazione occupazionale. La scomparsa del cosiddetto “posto fisso” offrirebbe ad una persona la possibilità di modificare il proprio percorso professionale, passando da una determinata attività ad un’altra che preveda competenze del tutto differenti. Ma c’è da chiedersi quante di queste occupazioni sono effettivamente disponibili e soprattutto quante garantiscono una sicurezza professionale. Il precariato, oltre ad impedire ai giovani di progettare il loro futuro, comporta anche brutte conseguenze per l’economia complessiva nel nostro paese, in quanto tende a contrarre la domanda di beni e di consumi sul mercato. Infatti chi vive in modo precario non è propenso ad affrontare spese necessarie come l’’acquisto di una casa, di un’automobile o qualsiasi altro bene. E’ necessario quindi andare oltre il precariato, per il futuro dei giovani e per il rilancio dell’economia italiana, garantendo a tutti un lavoro stabile e sicuro. Ci si chiede dunque con quali occhi guardare la vita e come continuare a sperare di fronte a una classe politica che si preoccupa solo di conservare il proprio posto in parlamento davanti al dilagare di corruzione e raccomandazioni e alla pura ipocrisia. Intanto i giovani continuano a sperare e a sognare. Ma che fine faranno questi sogni e queste speranze? Riusciranno mai a realizzarsi?

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